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Lokomotive Cavriglia. La beffa atroce. Vince, è ad un passo dalle semifinali Uisp e salta la luce allo stadio di Faella. Si rigiocherà da capo

Il regolamento è questo. Non si può non accettare, ma discutere si. Ed è quello che ha fatto la squadra amatoriale Lokomotive di Cavriglia, che partecipa al campionato Uisp di Arezzo vittima, ieri sera, di una beffa atroce. E’ stata la stessa società valdarnese a raccontare i fatti in un lungo post sui social che, come spesso accade in questo casi, ha generato molte reazioni. Questo giovedì si disputava allo stadio Fratini di Faella la gara di ritorno dei quarti di finale della Coppa Edo Gori, che interessa molte squadre amatoriali dell’aretino. Di fronte i locali e la Lokomotive. All’andata i gialloblù cavrigliesi avevano vinto 2-1. Il primo tempo si chiude sullo 0-0. Nella ripresa gli ospiti segnano due goal e si va quindi sul 2-0. Qualificazione ormai in cassaforte, ma quando mancano dodici minuti alla fine della partita accade l’imponderabile. Un black out toglie l’elettricità allo stadio, si rimane al buio e si va negli spogliatoi. La luce non torna, partita sospesa, doccia e a casa. La gara sarà recuperata. Ma non si ripartirà dal 2-0 per il Lokomotive, ma dallo 0-0. Non si ripartirà dal 68° (le gare Uisp durano 80 minuti), ma dal fischio d’inizio. Un’assurdità?, Si, ma non c’è niente di illegale. Il regolamento dice questo.

 

 

Facile però immaginare lo scoramento e anche la rabbia dei ragazzi del Lokomotive. “Abbiamo un regolamento che, potenzialmente, può far terminare tutte le squadre a pari: 11 vittorie su 11 gare in casa, 11 sconfitte su 11 gare in trasferta – ha ironizzato la squadra gialloblù – Ci scherziamo sopra e ci ridiamo anche un po’, ma a denti molto stretti perché ci girano…Avevamo vinto strameritatamente, contro un avversario forte, in un’annata non facile. Ci saremmo giocati la semifinale di Coppa Edo Gori, traguardo da noi mai raggiunto e che pochissime valdarnesi possono vantare. Siamo vittime di un regolamento assurdo, insensato, che fa ripartire una gara da capo anche a secondo tempo iniziato, anzi, a partita quasi conclusa. Quando rigiocheremo, se perderemo che succederà? Con quale stimolo i nostri ragazzi andranno a giocare una gara che avevano già vinto? Decideremo se partecipare alla gara di ritorno o meno e, più in generale, se vogliamo ancora sottostare a un regolamento simile, che suona come un abominio per gente che questo sport lo ama”, ha concluso amaramente la Lokomotive.

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